Incontri di discernimento e solidarietà

Ancora in cammino come discepoli del Risorto

Abbiamo scelto, insieme, di proseguire il cammino iniziato ruminando i “10 punti” di Pio. E questo inoltrandoci nel fare noi stessi esperienza della celebrazione eucaristica come vera Messa sul mondo. Ci è sembrato che questo nostro assaporare la Messa sul mondo fosse una condizione per poterla poi proporre ad altri (come Pio ci ha chiesto in quello scritto).

Nel riflettere sul tema abbiamo considerato il riferimento di Pio a Teilhard de Chardin e abbiamo tentato un primo approccio al suo stupendo scritto. E proprio questo riferimento ci ha fatto misurare lo scarto tra il livello della sua esperienza e quello della nostra esperienza. Ci siamo sentiti inadeguati al compito che Pio ci ha affidato. Ma non ci siamo scoraggiati. Abbiamo deciso di provare a crescere ancora.

Si riassume qualche considerazione ricavata dal cammino fin qui fatto:

  1. L’esperienza di Teilhard che si rispecchia nella sua Messa sul mondo è legata ad una circostanza e ad un carisma davvero straordinari. È però chiaro (e Pio ce l’ha più volte ripetuto) che la Messa autenticamente celebrata secondo le intenzioni originarie di Gesù e gli insegnamenti ribaditi dal Vaticano II è (dovrebbe essere) sempre anche Messa sul mondo.

  2. Se così ordinariamente non è, nelle nostre parrocchie, è perché quel senso originario è stato svuotato da un ritualismo clericale e burocratico.

  3. Noi stessi, che pure non ci sentiamo clericali o burocrati, incontriamo difficoltà nel vivere l’Eucaristia in quel senso originario.

  4. Abbiamo dunque bisogno, noi per primi, di una personale e comunitaria esperienza che ci conduca a vivere con più proprietà la Messa.

  5. Avendo presente che non si tratta di un aspetto tra gli altri della nostra vita cristiana ma del suo cuore pulsante e decisivo.

  6. Fare il tratto di cammino che ci siamo proposti per quest’anno vuol dire dunque, anzitutto, disporci a farlo con l’atteggiamento personale di chi sa di dover cercare ancora e ancora apprendere: come discepolo che nuovamente e umilmente si mette alla sequela del suo Maestro.

  7. Fare esperienza dell’assemblea eucaristica come Messa sul mondo non è approfondire un aspetto specifico della celebrazione, né ci richiede anzitutto un saper fare; ci chiede, soprattutto, un nuovo atteggiamento spirituale, un saper essere nella fede per giungere a fare un’esperienza mistica della Messa; e ci chiede un riscoprire e comunque approfondire il senso che il sacramento dell’eucaristia ha nel cuore della liturgia cristiana:

 Nella liturgia, la Chiesa celebra principalmente il mistero pasquale per mezzo del quale Cristo ha compiuto l’opera della nostra salvezza e lo annuncia e lo celebra affinché i fedeli ne vivano e ne rendano testimonianza nel mondo.

 Nella liturgia, e in massima misura nell’Eucaristia, “si attua l’opera della nostra redenzione”. La partecipazione alla liturgia contribuisce a mettere in grado i fedeli di esprimere e di manifestare agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della Chiesa (Sacrosanctum Concilium, 2, 97-98).

 “Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiali e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella Santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua” (Presbyterorum ordinis, 5).

 “La comunione della vita divina e l'unità del popolo di Dio, su cui si fonda la Chiesa, sono adeguatamente espresse e mirabilmente prodotte dall'Eucaristia. In essa abbiamo il culmine sia dell'azione con cui Dio santifica il mondo in Cristo, sia del culto che gli uomini rendono a Cristo e per lui al Padre nello Spirito Santo” [Congregazione per il Culto divino, Istr. Eucharisticum mysterium, 6, 539-573].


Un possibile percorso per con-celebrare una Messa sul mondo

Sulla base di queste rapide considerazioni in due incontri ( il 16 settembre e il 2 ottobre, sulla base di un appunto di Franco Passuello), si è definita una proposta per il percorso da fare insieme nei prossimi mesi, articolato in 9 incontri.

Un primo tratto di 3 incontri tende a recuperare e condividere il senso cristiano ed ecclesiale, le dimensioni simboliche, salvifiche e profetiche:

  1. della liturgia;

  2. dei sacramenti;

  3. dell’eucaristia.

Un secondo tratto di 3 incontri tende a recuperare e condividere la struttura (come scandita dall’Ordo Missae) e il senso della celebrazione eucaristica:

  1. Riti di introduzione e Liturgia della Parola;

  2. Liturgia eucaristica e Preghiera eucaristica;

  3. Riti di comunione e Riti di conclusione.

Un terzo tratto di 3 incontri tende a fare esperienza comunitaria della Messa sul mondo con particolare riferimento al nesso decisivo tra con-celebrazione e missione, tra esperienza mistica nella Messa e testimonianza concreta.

Per ciascuno incontro verrà individuato:

  1. un responsabile del gruppo del discernimento che si impegni a preparare (fonti e testi di riferimento; sovrintendenza organizzativa) e presiedere in modo adeguato l’incontro;

  2. un testimone-esperto che ci aiuti a trattare con scienza e sapienza il tema specifico.

Anche gli incontri dei primi 2 tratti non sono pensati come puro apprendimento teorico: dovrebbero sempre contenere una forte dimensione comunitaria di preghiera e di discernimento; dovrebbero cioè essere pensati e soprattutto vissuti come esperienza liturgica. Andranno quindi strutturati in modo da contenere, in modo sintetico ma sensato, alcuni momenti: giusta disposizione del cuore, invocazione dello Spirito, invocazione penitenziale e di riconciliazione con i fratelli, lode e rendimento di grazia, ascolto della Parola, offerta, preghiera comune.

Immaginare questa dimensione liturgica vuol dire anzitutto porsi il problema di pensare i “nostri” incontri aperti alla partecipazione concreta di “piccoli”: come altri da accogliere, come testimoni da ascoltare … Questo significa che anche i luoghi in cui concretamente gli incontri si svolgeranno saranno curati, dal punto di vista fisico e simbolico, come “luoghi appartati” in grado di favorire ed accogliere questa liturgia comunitaria.

Infine tre annotazioni:

  1. Dato che gli incontri continueranno a tenersi con cadenza mensile il sabato mattina, si può pensare che in particolare per le tre celebrazioni eucaristiche di aprile,maggio,giugno 2014 l’ascolto della Parola sia centrato sulle letture della domenica, mentre negli altri incontri si può pensare ad altri testi biblici, oltre a testi di Padri della Chiesa, testi liturgici e scritti vari;

  2. la condivisione fraterna, il sentirsi ed essere comunità è, allo stesso tempo, condizione e frutto di questo percorso; negli incontri tutti dovranno sentirsi accolti e in grado di esprimersi;

  3. ricordando che nelle prime comunità cristiane la celebrazione eucaristica era preceduta da un’agape fraterna, vogliamo inserire nei nostri incontri un momento di condivisione fraterna di cibi e bevande (la pausa colazione, ripensata, potrebbe diventare qualcosa del genere).



Discernimento


Incontri 2013-2014 - Ancora in cammino come discepoli del Risorto. Un possibile percorso per con-celebrare una Messa sul mondo


  • 26 ottobre 2013
    La Messa sul mondo. La liturgia
  • 23 novembre 2013
    La Messa sul mondo. I sacramenti
  • 14 dicembre 2013
    La Messa sul mondo. L'Eucarestia
  • 14 gennaio 2014
    Riti di introduzione. Liturgia della parola
  • 15 febbraio 2014
    Riti di liturgia eucaristica
  • 15 marzo 2014
    Riti di comunione e di conclusione

Contributi di Clara Gennaro sulla Messa sul mondo