Incontri di discernimento e solidarietà

INCONTRI MAURIZIO POLVERARI 10-1-05



Siamo un gruppo da tempo in ricerca e sentiamo l’urgenza di proseguire. Comunichiamo una tappa del nostro cammino, un punto di arrivo e di partenza. Pensiamo che si tratti di qualcosa di cui c’è bisogno e che noi possiamo fare. Esponiamo in breve alcuni punti che svilupperemo prossimamente ogni due settimane.


Proponiamo di servire

la comunicazione di esperienze spirituali

escludendo ogni forma ed operazione di potere

in piena gratuità

accogliendo il Vangelo

pur nella complessità contraddittoria

per la difesa e la crescita della persona

come intervento politico

come servizio ecclesiale.



  • Servire la comunicazione fra singole persone e gruppi, intendendo per comunicazione la manifestazione, che si auspica reciproca, di ciò che realmente si è, ed il dono di ciò che si ha. Tale comunicazione è difficile per la tendenza a ripiegarsi sui se stessi e su quelli che vengono considerati spesso i propri interessi, e per un modo di pensare, e di non pensare, supportato da alcuni nuovi mezzi di comunicazione il cui uso può ostacolare gravemente la comunicazione. Cerchiamo di favorire la circolazione di esperienze più che raccogliere opinioni.



  • Servire la comunicazione di esperienze spirituali. Esperienze e non solo elaborazioni di pensiero e discorsi che non coinvolgano radicalmente la vita. Spirituali dando a questo termine, che può avere innumerevoli significati, quello di superamento dei confini e dei recinti dei propri interessi materiali e anche morali, perseguiti in vista di un vantaggio personale o di gruppo.



  • Escludendo.In questo servizio ci proponiamo di servire la comunicazione di esperienze spirituali e non di negare altre forme d’impegno. Escludiamo nel senso che lasciamo fuori dal nostro servizio, ma non disconosciamo altre proposte; la nostra non è esclusiva, totalizzante o in contrapposizione.



  • Ogni forma ed operazione di potere. Anche il termine potere può avere innumerevoli significati, qui lo intendiamo come dominio sugli altri e anche come condizionamento di singoli, di gruppi e di istituzioni sul piano politico, culturale, religioso e non come aiuto alla crescita della coscienza, che è ciò che più ci sta a cuore. Il potere viene escluso nel servizio che proponiamo come obiettivo o meta da raggiungere, come senso del nostro progettare e del nostro agire.






  • In piena gratuità. L’uso del termine “gratis” è molto riduttivo ed evoca una forma di propaganda commerciale, di promozione di un prodotto. Per noi “gratuità” è il dono disinteressato di ciò che si è, senza nessuna pretesa o semplice attesa di un compenso e di un riconoscimento.



  • Accogliendo il Vangelo di Gesù Cristo nel suo contenuto essenziale, non riducibile a valori etici, rivelazione del mistero di Dio: “Deus charitas est”.



  • Nella complessità contraddittoria cioè piena di contraddizioni che sperimentiamo in primo luogo in noi stessi e che è presente in tutto il tessuto dell’esistenza umana. Ci proponiamo di aiutare la comunicazione di ciò che è più valido in ogni persona e in ogni gruppo per favorirne la crescita.



  • Per la difesa e la crescita della persona e dei rapporti interpersonali in tutti i campi: famiglia, lavoro, impegno civile e religioso.



  • Come intervento politico. Stando al modo corrente di intendere la politica, come ricerca e gestione del potere, quanto proponiamo può sembrare attinente alla crescita spirituale, alla conversione personale, ma privo di valenza politica. Considerando invece la politica come l’impegno per la costruzione della “polis” cioè della convivenza umana la nostra proposta va al cuore della politica stessa. E’ quindi una proposta di conversione importante in rapporto al problema stesso della democrazia.



  • Come servizio ecclesiale. Considerando la Chiesa come popolo di Dio animato dallo Spirito nell’accoglienza del Vangelo, abbiamo fiducia che quanto ci proponiamo ci inserisca in questa corrente che è la storia della salvezza. La Chiesa come istituzione con la sua essenziale struttura gerarchica ci appare particolarmente bisognosa di aiuto per superare le difficoltà di pensare e vivere in pieno la sua presenza nel mondo a partire dal Mistero Pasquale. Tale aiuto pensiamo con il Concilio che possa venire da tutto il popolo di Dio, dal suo ” sensus fidei ” e dalla sua “gratia verbi” per cui tutti sono chiamati a partecipare al sacerdozio, alla regalità e alla profezia di Gesù Cristo.





Pino Baldassari, Giacomo Barbalaco, Marco Bonarini, Paolo Bonfanti, Eercolino Cannizzaro, Giulio Cascino, Biagio Cinque, Luigi Colzani, Michele Del Campo, Piero Fantozzi, Pie Ugo Foscolo, Francesco Gaudio, Francesco Giordani, Roberto Giordani, Alberto La Porta, Caterina La Torre, Gianni Lattanzio, Giuseppe Lodoli, Eugenia Lorenzi, Giorgio Marcello, Laura Marini, Giuseppe Marucci, Gianni Mattioli, Gianfranco Nicolais, Liborio Oddo, Gianni Odorisio, Massimo Panvini, Luigi Parisi, Pio Parisi, Franco Passuello, Romolo Pietrobelli, Anna Maria Polverari, Olimpia Roncoroni, Elisabetta Simeoni, Gianfranco Solinas, Vittorio Villa


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