PICCOLA BIOGRAFIA DI P. MARIO CASTELLI

ricavata dal Volume

di P.PARISI - P.POLVERARI - P.STANCARI - G.TROTTA - P.TUFARI

""MARIO CASTELLI S.J. / LAICITA’ COME PROFEZIA""
ed. Rubbettino 1998

IL PERIODO DELL’IMPEGNO SOCIO - POLITICO E ACLISTA

Mario Castelli nasce da Leone e Diana Manetti il 1 giugno 1919 a Venezia ed è battezzato il mese dopo, il 1 luglio nella Parrocchia di Santo Stefano. La sua formazione si svolge in un ambiente agnostico religiosamente e non molto coinvolto nella organizzazione Chiesa, anzi nato su uno sfondo anticlericale, sempre vivo nella Repubblica Serenissima. In casa circolavano i volumi di Renan e da essi alla scoperta della Bibbia il passo fu breve. 1924 Mario si ammala gravemente a 5 anni. forse meningite e la mamma disperata riscopre la devozione alla Madonna e glielo affida e insieme glielo dona. Lui stesso dimostra una propensione alla ricerca religiosa, anche in conflitto con i progetti della famiglia. 1931 Studia privatamente disegno dall’età di 12 anni. La passione per l’arte gli sarebbe restata per sempre, coma anche quella per la storia e la geografia. Gli resta una ostinazione tenace di rispondere, nonostante tutto, alla propria domanda religiosa, attraverso canali paralleli, in parte nascosti e in parte apertamente conflittuali con quelli della normale vita. 1934 i rapporti tra i genitori di M. sono in crisi da tempo, in padre, prima ragioniere e poi imprenditore, commercia materiale elettrico, ma va in difficoltà notevoli a seguito della grande "crisi economica" del 1929-1930 e fallisce nel 1933 e domanda l’anno successivo, di partire per l’Africa, nella guerra d’Etiopia (Eritrea e Somalia 1934-1936: 6/5 Addis Abeba e 9/5 Proclamazione dell’Impero) e là invita anche la moglie, in grave crisi depressiva. In suo luogo parte Liliana, la sorella di M. e lo raggiunge a Diredaua. 1941 (26/2) dopo vari rinvii e una ricerca della propria vocazione con don Alessandro Gottardi (poi vescovo di Trento e ora ritirato a Revine. TR) che lo voleva nel Seminario diocesano, parte per l’Ordine a Lonigo (Tv) e inizia i suoi studi: 1942-1945 FILOSOFIA a Gallarate (Mi), 1945-1946 insegna MATEMATICA e GEOGRAFIA a Roncovero (Mi), 1946-1950 studia TEOLOGIA a Chieri (To). 1949 è ordinato sacerdote e celebra la sua prima Messa a Santo Stefano (Ve) e a Limena (Pd) e gli servivano Messa Pino Piva e Toni Melloni, divenuti poi sacerdoti gesuiti. Dall’ottobre 1950 al maggio 1951 va in Germania nella città di Munster in Westfalia per il terzo anno di noviziato in preparazione agli ultimi voti. Viene mandato, come esperimento, a lavorare in una miniera di carbone per due mesi. Poi va in Francia e studia a Parigi per 2 anni (1952-1953) all’Institut des Sciences Politiques, quando là si creava il rinnovamento della teologia e della pastorale sociale (nel 1941 si era aperto a Lisieux il Seminario della "Mission de France" e nel 1943 era sorta la "Mission de Paris", patrocinata dal Card. Suhard, dopo la lettera pastorale Essor ou decline de l’Eglise; nel 1943 Daniel e Godin pubblicano France pays de mission e nel 1946 Le Bras presenta Introduction a la pratique religeuse en France e si pensa ad un rinnovamento radicale della pastorale nei luoghi e ambienti di lavoro. Nel luglio 1941 Jacques Loew, avvocato di Nizza si fa scaricatore e prete operaio a Marsiglia). Quella dei preti-operai rimarrà una esperienza base e un riferimento essenziale della attività successiva di M. La figura del P.O. interrogava profondamente la dimensione della laicità della Chiesa e della su presenza nel mondo contemporaneo. La Francia fu per tutti gli anni cinquanta un riferimento essenziale per quell’ansia di rinnovamento che attraversava l’inquieto mondo cattolico; lo fu anche per M. e ne avrebbe segnato tutta l’esperienza successiva.