Incontri di discernimento e solidarietà

Sulla vita consacrata nel mondo

A cura di

P. Pio Parisi s.j.

e Lorenzo D’Amico

Lo Spirito, una vocazione alla vita



PRESENTAZIONE



Iniziamo un racconto. Si tratta di una ricerca certamente non conclusa ma in cui pensiamo di avere fatto notevoli passi avanti.

Un racconto inizia con un minimo di presentazione di quelli che hanno intrapreso la ricerca. Sono quattro a cui si sono ben presto aggiunti diversi altri. A guardare più in profondità si tratta di quattro e poi di altri che si sono via via ritrovati nella ricerca più ampia, quella di tutte le donne e tutti gli uomini che coscienti della loro radicale insufficienza cercano l’Altro.


Cominciamo comunque presentando quattro persone sperando di arrivare poi al più pieno riconoscimento di tutti coloro che sono in ricerca.

Noi stessi pensavamo di essere un gruppo, quasi di pionieri e poi ci siamo trovati ad essere come una goccia, non nel tradizionale oceano, ma nella grande corrente che è l’avvento del Regno di Dio.


Giorgio che ha quaranta anni percorre da tempo una strada ben definita: povertà, celibato e obbedienza come la proponeva Francesco d’Assisi a tutte le creature (citazione). Per questo condivide la sua vita con chi si trova in maggiore difficoltà.

Da tempo parla con me di questa sua scelta ed io lo sollecito a raccontarla, a puntualizzarla per proporre ad altri, specialmente giovani, di seguire questa via sulle orme del Signore.


Clara ha un’esperienza molto ricca e varia sul piano culturale e spirituale ma sopratutto conosce a fondo e condivide lo spirito di Francesco d’Assisi e Chiara. E’ per questo che ci rivolgiamo costantemente a lei.


Pino a 45 anni ha concluso la sua vicenda terrena e sembra impossibile accennare a lui in poche righe. Un impegno culturale altissimo nella più piena gratuità. Ricchissimo di cultura senza il minimo senso proprietario. E, quel che personalmente ho più capito, una continua tesa ricerca di Dio in mezzo a grandi tribolazioni del corpo e dello Spirito; quello di cui penso abbia più bisogno la Chiesa.


Io con una singolare esperienza di emarginazione e al tempo stesso (o per questo) di libertà che mi consente di fare la questua di esperienze spirituali con gli amici che sono più avanti di me.


Noi quattro, dopo aver comunicato fra noi, ci siamo presto rivolti a diversi altri come apparirà dagli scritti che abbiamo raccolto: mi sembra di poter subito citare suor Eugenia Lorenzi, quasi mia coetanea, io sono entrato nell’80 anno di vita, e che è la religiosa più giovane che ho conosciuto, come dicevo un tempo di p. Benedetto Calati che aveva ben più di ottanta anni.


Il tema della nostra ricerca è stato fin dall’inizio “La vita consacrata” con la specificazione che questa può essere vissuta anche al di fuori di un’istituzione con regole, statuti e che in questa forma può rispondere in particolare ai bisogni del mondo colti con ottica politica. Il fuoco della nostra ricerca si è via via spostato verso la presenza dello Spirito in tutte le persone e in particolare nei più piccoli, poveri e sofferenti.


Ora ci siamo proposti di raccogliere quanto ci siamo detti ed abbiamo scritto, per non dimenticarci del cammino fatto e con la speranza di un aiuto reciproco di altri che, pur con esperienze diverse, sono guidati dallo Spirito “inter mundanas varietates” verso la stessa meta.


Pio Parisi




Lorenzo D’Amico




Debbo ringraziare Pio e Massimo che mi hanno dato la possibilità di avere tutto questo materiale, che ha accompagnato la lettura e lo studio di molti pomeriggi.

Cosa troviamo in questo libro? Una grande varietà di contributi, una grande diversità di vite, ma che aiutano proprio per questa diversità, a rendere la complessa e straordinaria azione dello Spirito; in alcuni passaggi si rimane con il fiato sospeso, chi parla apre tutto se stesso allo sguardo dell’altro e per un attimo si contemplano le grandi cose, uniche, irripetibili che il Signore compie in quella creatura. Le lettere di Pino Trotta, in particolare quella del maggio e del 6 agosto 2003, diventano esemplare nella capacità di guardare alla propria esistenza ed al mondo, libero da schemi e consensi; non ci si può identificare in ciò che vive, ma si comprende come questo fuoco che lo attraversa, è vivificatore, è davvero sorgente di luce, di vita piena anche per noi che leggiamo.

Altre persone aprono squarci nei quali emergono grandezze e miserie, conquiste e fallimenti, mi pare che in molti interventi respiriamo l’abitudine ad essere totalmente trasparenti.

Nei contributi della S. Pancrazio (Cosenza) notiamo non solo il tentativo di vivere poveri accanto ai poveri, ma anche quello di non sostituirsi alle strutture pubbliche, bensì essere motivo di stimolo, di ripensamento generale per insegnanti, assistenti sociali, magistrati… perché tornino al servizio dei più deboli e non si teme di parlare di tanti naufragi; si coglie la tenacia di chi sa di non realizzare aspirazioni personali.

Troviamo in queste lettere, più volte ripetuta, la necessità di rimettere al centro della nostra vita non solo le necessità del povero, ma soprattutto la sua vita intera, i suoi insegnamenti; allora la condivisione di tante povertà diviene più facilmente accessibile e dischiude orizzonti imprevisti. A volte siamo aiutati a sospendere il nostro giudizio, quando siamo condotti su sentieri che ci appaiono totalmente incomprensibili. Anche il nostro fare acquista una nuova luce.

In alcuni casi abbiamo lettere, scambi, sollecitazioni tra amici, in altri abbiamo resoconti di incontri tra gruppi (a Cosenza, Salerno, Roma), in tutti e due i casi c’è sempre l’imput iniziale di Pio.

I vari contributi favoriscono quel silenzio capace di ascoltare il germogliare di tante vite preziose, sconosciute.

Ho cercato di privilegiare le date, perché mi pare che aiutino a far emergere come ogni lettera sia anche la conseguenza di ciò che lo Spirito ci suggerisce attraverso gli altri.

Tutto questo materiale mi pare uno scrigno, ma per poter essere efficace per molti altri, forse occorre, per la stesura finale, operare una forte riduzione, forse si potrebbe selezionare la presentazione di piccoli testi seguiti da testimonianze.

Con riconoscenza, vostro

Lorenzo


Discernimento

Vita consacrata 2005-06


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